“Non è un caso, penso, che il tennis usi il linguaggio della vita. Vantaggio, servizio, errore, break, love (zero), gli elementi basilari del tennis sono quelli dell’esistenza quotidiana, perché ogni match è una vita in miniatura. Perfino la struttura del tennis, il modo in cui i pezzi entrano uno nell’altro come in una matrioska, rispecchia la struttura delle nostre giornate.
I punti diventano game che diventano set che diventano tornei, ed è tutto collegato così strettamente che ogni punto può segnare una svolta.
Mi ricorda il modo in cui i secondi diventano minuti che diventano ore, e ogni ora può essere la più bella della nostra vita. O la più buia. Dipende da noi”.
[Andre Agassi – estratto dal libro: Open – la mia storia]
🎾🏆📸🌎📚
Ha vinto e perso.
Ha gioito e sofferto.
Ha odiato e amato.
Ha conosciuto l’onore e l’onere di essere il migliore.
Il dolore, la delusione e la frustrazione della caduta.
L’ebbrezza della rinascita e l’orgoglio della riconquista.
E’ stato un innovatore.
In campo e fuori.
Nei colpi e nei modi.
Nel costume e nell’immagine.
A tratti ha giocato un tennis inarrivabile per molti, se non per tutti.
Ha vinto, tanto, ma forse meno di quello che avrebbe potuto e meritato di vincere.
Nel tennis come nella vita.
E’ nato, morto e risorto.
Perché il tennis è come la vita.
I punti come i secondi, i game come le ore, i set come i giorni e i tornei come gli anni.
Siamo noi che giochiamo. Noi che viviamo. Noi che decidiamo.
Il tabellone del Campo Centrale della vita segna 50.
Game, set, match e auguri per: Andre Agassi!
[Poesia Sportiva✍🏻]