Sergej Bubka lo Zar dell’asta

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Di solito a dieci anni si trascorre il tempo a giocare con gli amici.
Ma lui no, lui se ne stava da solo ad allenarsi.
A venti, poi, si cerca di costruire una certa immagine di sé, fatta di vestiti e nuovi tagli di capelli.
Ma lui no, tirava fuori dall’armadio le prime cose che trovava e la sua unica richiesta dal barbiere era: corti, grazie.
A trent’anni, se si è diventati una delle persone più famose del mondo, magari si ha voglia di dire la propria e di dettare il passo.
Non Sergej, il ragazzino che, mentre gli altri giocavano, ha afferrato una lunga e pesantissima asta e ha cominciato a saltare. Non esattamente uno sport per bambini: richiede forza, coordinazione, rapidità e grande precisione nei movimenti.
Sergej Bubka fa la sua prima comparsa nel mondo dello sport professionistico nel 1983, al Mondiale di Helsinki, al suo debutto al di là dei confini in via di sgretolamento dell’Urss: senza tanti complimenti salta 5,70 e vince l’oro.
L’anno dopo, a Bratislava, il 26 Maggio 1984, fa 5,85 ed è il record del mondo. Una cosa che farebbe inorgoglire tutti, tranne lui. E’ solo il suo primo record del mondo: ne farà altri trentaquattro.
Un centimetro per volta continua a migliorare il suo record del mondo fino a portarlo a 6,15.
Sergej è un perfezionista, che sposta sempre un po’ più in là l’asticella dei suoi limiti, lavorando meticolosamente su ogni aspetto. Per esempio, aste più lunghe e più rigide rispetto a quelle dei suoi avversari, e le impugna più in alto: così facendo sfrutta la sua forza fisica fuori dal comune per ottenere leve migliori.
Ogni centimetro guadagnato è il frutto di allenamenti durissimi, senza nessuna concessione alle occasioni mondane. Bubka non è trendy. Bubka non è fashion. E’ muscoli e concentrazione.
E’ quegli occhi azzurri socchiusi in un’espressione granitica a guardare l’asta davanti a lui.
A chi lo accusa di essere un robot, risponde così:
“Se sei un atleta non sei un seduttore. Non puoi stare lì a rimirarti. Devi gareggiare. Devi avere fame di successi, di risultati, di gloria. Lo sport non è una sfilata, è provarci per davvero con tutto te stesso.
In quanto atleti, dobbiamo sapere che il nostro tempo a disposizione non è infinito, che ogni occasione va preparata e sfruttata. Le persone non sono tenute a saperlo, ma per superare i miei limiti in gara, ogni volta supero prima i miei limiti in allenamento.”
[Estratto da libro: Goals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili]
❤️🌟📸🏟👑

La storia e la filosofia di Sergej Bubka: il più grande astista di sempre.
Un atleta unico ed ineguagliabile capace, come mai nessuno nella storia, di superare per una serie infinita di volte l’asticella del limite conosciuto.

[Poesia Sportiva✍🏻]

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