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Un pugno al petto.
Per una, due, tre volte.
Un urlo liberatorio al cielo.
Forte, fortissimo.
Matteo Berrettini chiude così i suoi match.
Con tutta la passione, il coraggio ed il talento di un ragazzo che ad appena ventitré anni ha già scritto il suo nome nella storia del tennis italiano.
Prima di lui solo Corrado Barazzutti, quarantadue anni fa, era riuscito a raggiungere le semifinali degli US Open.
Ora tocca a Matteo, tocca alla next-generation, vivere e scrivere un nuovo “sogno americano”!
[Poesia Sportiva✍🏻]