L’Italia, la Davis ed un trionfo controverso

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“Il rosso era il colore dell’opposizione a Pinochet, il colore che le donne portavano nelle piazze, il colore della protesta, del coraggio e del sangue. Donne i cui figli, fratelli, padri o mariti erano stati torturati, uccisi, cancellati. Era semplicemente un segnale, volevo testimoniare in qualche modo la mia vicinanza e la mia solidarietà al popolo cileno. Io e Paolo decidemmo di farlo e basta.”
[Adriano Panatta]
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Il 18 Dicembre 1976 fu scritta una delle più belle e memorabili pagine della storia dello sport azzurro.
La nazionale italiana di tennis, la più forte e talentuosa di sempre, guidata dal capitano Nicola Pientrangeli e composta da Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Antonio Zugarelli conquistò la prima e finora unica Coppa Davis della storia del tennis italiano, superando in finale la nazionale cilena con il punteggio di 4-1.
Quella che si disputò a Santiago del Cile, in un paese oppresso dalla dittatura Pinochet, fu una finale controversa e discussa che i ragazzi azzurri decisero di giocare tra mille polemiche ed il parere negativo dell’allora maggioranza del governo italiano, fortemente convinto che il boicottaggio della manifestazione fosse la scelta più giusta da adottare.
Dopo mesi di feroci dibattiti ed incessanti critiche i quattro moschettieri azzurri ed il capitano Pietrangeli ricevettero il tacito benestare alla spedizione e lasciandosi alla spalle una situazione politica incandescente volarono in Sudamerica, scesero in campo, con Panatta e Bertolucci di rosso vestiti nel doppio decisivo, e conquistarono in un epilogo senza storia l’insalatiera più preziosa al mondo.
A distanza di molti anni questo episodio suscita ancora nell’opinione pubblica polemiche e critiche, ma quello che è certo e che più conta, qualunque sia la fazione di appartenenza, è che nell’albo d’oro della più importante manifestazione tennistica mondiale riservata alle squadre nazionali è impresso indelebilmente il nome dell’Italia e non quello del Cile negli anni di una sanguinosa dittatura.

[Poesia Sportiva✍🏻]

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