“Una delle cose più importanti che mio padre mi ha insegnato è diventata un motto per il mio gioco: non importa se il colpo che stai per giocare è quello giusto o sbagliato, l’importante è che tu sia concentrato per farlo al meglio.”
[Tiger Woods]
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La genesi di una delle più grandiose epopee sportive conosciute.
Una storia di talento, vittorie, cadute, ritiri e ritorni che ha rivoluzionato per sempre il mondo del golf. L’inizio di un’ascesa trionfale che ha portato un ragazzo californiano, figlio di un berretto verde americano e di una ragazza thailandese, a diventare per molti il più grande golfista di tutti i tempi.
Il 13 Aprile 1997 Tiger Woods, all’anagrafe Eldrick Tont Woods, si aggiudicò per la prima volta il “The Masters”, uno dei quattro più importanti tornei della stagione del golf professionistico in programma dal 1934 sui campi del leggendario Augusta National Golf Club in Georgia.
Il successo conseguito all’età di 21 anni e 3 mesi permise a Tiger, soprannominato così dal padre, di diventare il più giovane golfista della storia, record aggiornato nel 2015 da Jordan Spieth, ad avere il privilegio di ricevere ed indossare la “Green jacket” simbolo indiscusso del torneo e del movimento golfistico mondiale.
Un vecchio detto recita “tutti si ricordano la fine ma quasi nessuno si ricorda l’inizio”.
Questa è la prima pagina dell’ascesa al trono del golf di Tiger Woods vincitore negli oltre vent’anni di carriera di 139 tornei professionistici, di cui 14 Major, e n° 1 del ranking mondiale per un totale di 683 settimane, nonché detentore ancora oggi di innumerevoli record che sono testimonianza tangibile della sua dittatura sportiva andata in scena sui green di tutto il mondo sul finire degli anni 90 e nel primo decennio degli anni 2000.
[Poesia Sportiva✍🏻]