Erano le cinque del mattino, pioveva e faceva freddo.
Avevo circa 16 anni, mi alzai, misi il bollitore sul fuoco, presi la spazzola, il lucido da scarpe e come ogni mattina lascai tutto preparato per mio padre: del buon matè da bere e scarpe lucide per andare a lavorare.
Era un giorno come molti altri, ma quel giorno presi la prima decisione importante della mia vita. Quel giorno decisi che avrei fatto qualcos’altro, per me e per loro.
Tre cose mi hanno accompagnato per tutta la mia carriera. Tre cose semplici ma per me fondamentali: avere un obiettivo chiaro, umiltà e disciplina.
In quel giorno piovoso misi a fuoco il mio obiettivo, non sapevo ancora come, ma promisi a me stesso che avrei fatto il possibile e l’impossibile per arrivare ad avere un futuro migliore, per me e per loro.
Per farlo ho dovuto attingere a forze che non pensavo di avere. Ho dovuto continuare a sfidare me stesso, giorno dopo giorno. E’ con questa mentalità che non stato sopraffatto dal dolore e dalla sensazione di un possibile fallimento. Questo è quello che io chiamo disciplina.
La disciplina mentale che non mi ha mai permesso di mollare, che mi ha tenuto fermo e risoluto nel perseguire l’obiettivo che mi ero prefissato.
La disciplina fisica che ogni singolo giorno ho messo nell’allenarmi nonostante il dolore continuo alle caviglie. Ogni allenamento come fosse l’ultimo, senza la certezza di poterlo ripetere domani.
La stessa disciplina che tutte le mattine applicavo nell’alzarmi, preparare del buon matè e lustrare le scarpe di mio padre.
[Estratto dall’intervento di Gabriel Omar Batistuta al TEDx di Avellaneda]
Anima e cuore.
Talento e disciplina.
Gol e passione.
Uomo e campione.
Gabriel Omar Batistuta.
[Poesia Sportiva✍🏻]