“Oggi, con un mix di emozioni, annuncio il mio ritiro dal basket.
Provo immensa gratitudine per chiunque (famiglia, amici, compagni, allenatori, staff, tifosi) abbia fatto parte della mia vita negli ultimi 23 anni.
E’ stato un viaggio favoloso.
Ben al di là dei miei sogni.”
[Manu Ginobili]
🏀🔝📸🌍👑
Con questo breve messaggio uno dei più grandi giocatori della storia della pallacanestro ha deciso di dire basta.
All’età di quarantuno anni dopo aver dispensato poesia cestistica sui parquet di tutto il mondo Emanuel David “Manu” Ginóbili ha annunciato il suo ritiro dall’attività agonistica.
L’orami ex cestista argentino è stato per quasi un ventennio una bandiera dei San Antonio Spurs e della nazionale Argentina, collezionando applausi e trofei in ogni angolo del globo.
Con i primi segnando più di 14000 punti ha contribuito alla vittoria di quattro titoli NBA mentre indossando la “camiseta albiceleste” è stato uno dei protagonisti, se non l’artefice principale, della “Generacion Dorada” arrivata a vincere una storica medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Atene 2004, un bronzo a Pechino 2008 ed un argento ai Mondiali di Indianapolis 2002.
Descrivere l’essenza, l’estro e la genialità di Manu Ginobili in poche parole è impossibile ma rivedendo alcune delle sue migliori giocate, arrivate per la maggior parte sulla sirena con una pressione inimmaginabile sulle spalle, non possiamo non affermare che il ragazzo originario di Bahía Blanca sia stato un autentico poeta della pallacanestro.
Un giocatore capace, come pochi altri, di accarezzare ed indirizzare con movenze ipnotiche quella tanto amata palla a spicchi in fondo alla retina.
[Poesia Sportiva✍🏻]