Non è l’unico a morire sulla pista, lui però entra nella leggenda.
Dopo tanti anni dalla sua scomparsa la sua storia merita di essere raccontata ancora, perché:
Gilles Villeneuve non è un pilota come gli altri.
Non è un vincente, non arriva sempre primo, anzi non vince neanche un mondiale.
Ciò che lo rende unico, leggendario, è il carattere, lo stile.
Lui non pensa ai punti o alle strategie di gara, solo a sfidare ogni limite.
In quegli anni rischiosi Villeneuve ha il coraggio di rilanciare.
Frena sempre dopo gli altri, cerca aderenza dove sembra davvero impossibile trovarla.
E’ un temerario. Ogni corsa è uno spettacolo.
Durante le corse le Ferrari di Villeneuve perdono pezzi: una ruota, l’ alettone.
Arrivano al traguardo, quando ci arrivano, esauste consumate.
Il pubblico impazzisce, non solo i tifosi, tutto il pubblico e non per i risultati, ma per le gare: bellissime.
Nel 1982 sul circuito di Zolder in Belgio prima di spiccare il volo Gilles Villeneuve è già un mito!
Il nome di Villeneuve resterà nella storia, non per il titolo mondiale, ma per le altre imprese.
Quelle del temerario, folle, testardo, leale, onesto pilota di motoslitte canadese.
[Estratto dal programma: Sfide – Gilles Villeneuve]
Gilles Villeneuve talento e coraggio
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