Fiona May

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“Ho iniziato a correre e saltare a 12 anni. A 17 ho capito che potevo fare sul serio. Mi allenavo sei giorni la settimana per sei ore al giorno, tre la mattina e tre il pomeriggio. L’atletica è diventata la realizzazione di un sogno: riuscivo a volare, ogni volta sempre più in là. Nonostante avessi i tecnici e gli allenatori tra i migliori al mondo, la lezione è sempre stata una sola: in pedana, c’ero io e basta.
Ho vissuto anni bellissimi di sfida continua con me stessa, centimetro dopo centimetro.”
[Fiona May]
❤️💪📸🥇🔝

Saltare, saltare ed ancora saltare, cercando ogni volta di atterrare anche un solo centimetro più in là.
Ha sempre vissuto così la sua vita, sfidando in pedana prima se stessa e poi le avversarie, uscendone praticamente sempre da vincente.
I suoi salti sono stati pura poesia. Un mix perfetto di coordinazione, grazia e potenza avvolto in un’aura di rara bellezza. La rappresentazione naturale della realizzazione di un sogno intrinseco alla natura umana: volare!
Regina dell’atletica leggera italiana nonché una delle più forti ed amate atlete dello sport azzurro.
Due volte medaglia d’argento ai Giochi Olimpici, tre volte Campionessa Mondiale (due outdoor ed una indoor) e dal 1998 detentrice del record italiano di salto in lungo, sia outdoor che indoor, con le misure rispettivamente di 7.11 e 6.91 metri, la prima fatta registrare agli Europei di Budapest e la seconda agli Europei di Valencia.

[Poesia Sportiva✍🏻]

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